caffequesse in cialdeMolte sono le controversie che riguardano il caffè decaffeinato.

La caffeina o teina è un alcaloide che puro si presenta come un solido bianco cristallino; è presente nei chicchi di caffè (1,5-2%) e nelle foglie di tè (4-5%).

Con l’avanzare dell’età e la comparsa dei primi acciacchi alla salute, spesso i medici consigliano di ridurre, in alcuni casi di eliminare del tutto, l’assunzione di caffeina. Per molte persone può risultare molto difficile abbandonare il piacere del caffè, ma in loro aiuto arriva il caffè decaffeinato. Spesso oggetto di critiche e polemiche, il caffè decaffeinato ha invece diverse proprietà benefiche.

Il caffè decaffeinato nasce nel 1905 grazie a Ludwing Roselius, ed è ottenuto attraverso un processo di lavorazione rigidamente controllato e regolamentato dalla legge italiana.

Per l’estrazione della caffeina sono state messe a punto tecniche che mantengono buoni livelli delle proprietà organolettiche del caffè.

Sono numerosi i metodi utilizzati per decaffeinare il caffè. L’estrazione attuale per l’ottenimento della caffeina pura viene operata direttamente su chicchi di caffè. Il solvente maggiormente utilizzato nell’industria è l’anidride carbonica supercritica (a circa 31 °C e 7,3 MPa).

I motivi della scelta di questo solvente supercritico sono di carattere economico (è poco costosa), ambientale (non è tossica, non danneggia lo strato di ozono, non inquina e non contamina gli estratti) e tecnico (possono essere raggiunte facilmente sia la sua temperatura critica che la pressione critica).

In passato veniva usato il diclorometano per via del suo basso punto di ebollizione, ma è stato abbandonato per la sua pericolosità (è un solvente ritenuto cancerogeno potenziale per l’uomo).

Dopo l’evaporazione dell’anidride carbonica la caffeina viene purificata e utilizzata nell’industria chimica, alimentare e farmaceutica.

E’ stato dimostrato che, se assunto in dosi moderate, il caffè decaffeinato apporta diversi benefici al nostro organismo. Gli oli naturali secreti dal chicco durante l’estrazione della caffeina, hanno infatti molti effetti positivi. Il caffè decaffeinato ha proprietà anti-infiammatorie, anti-microbiche, anti-tumorali, aiuta a tenere sotto controllo il diabete di tipo 2, la demenza e la progressione del morbo di Alzheimer ed, in generale, aiuta a prevenire l’invecchiamento delle cellule cerebrali.

Inoltre, oltre a non influire sul nostro sistema nervoso, il caffè decaffeinato, a dispetto delle numerose leggende ancora esistenti sul suo conto, risulterebbe anche più leggero e digeribile per il nostro organismo poiché viene privato di gran parte delle sue cere.